domenica 25 gennaio 2015

Un figlio è l'esperienza più bella che una donna possa vivere.

Qualche mese fà ho scritto un racconto sulla mia esperienza di parto, che è stato pubblicato qui: http://www.damammaamamma.net/2014/11/racconto-di-parto-n-18.html.
In questo racconto ho sfogato tutta l'ansia e la paura provata nel momento in cui partorii mio figlio e devo ammettere che è stato un'esercizio meraviglioso.

Ora voglio raccontarvi altro, quell'altro che non vi spaventerà ma che vi farà capire che diventare mamme è un'esperienza così unica e complessa che non si può raccontare seguendo un solo filo di emozioni. 
Parto col dirvi che io ho sempre desiderato un figlio. 
L'idea di un figlio per me era il coronamento di tutto. Mi immaginavo felice e realizzata con in braccio il nostro bambino. Era un punto d'arrivo e una nuova partenza per un bellissimo viaggio iniziato con mio marito a 16 anni, attraversando piccoli problemi di soldi e fatiche che oggi tutto sommato mi sembrano piccolezze, ma allora erano montagne.

venerdì 23 gennaio 2015

L'emozione di scrivere

Mi lascio andare in queste poche righe e non so se qualcuno avrà la curiosità e la pazienza di leggerle. Sono una liberazione, uno sfogo alle ansie che ogni giorno si accumulano nella parte più dura dell'anima, quella che le sa contenere e le sopporta.
Gli artisti rivelano in ciò che creano tutta la loro personalità: scrivono i libri che vorrebbero leggere, dipingono i quadri che vorrebbero ammirare e compongono le musiche che vorrebbero ascoltare.
Per questo la priorità di un artista non è trarre profitto dalle proprie creazioni, ma vederle apprezzate, perché se il pubblico dice che la tua opera e graziosa significa che ti sta facendo un complimento personale, se in quello che legge, guarda o ascolta ci SEI TU.
Se chi mi legge guadagna un sorriso dalle mie parole io sono felice e soddisfatta, non posso negarlo.
Ma in realtà scrivo anche per egoismo, per stare bene. Questo è quanto, niente di più sincero.
In fondo SCRIVO QUELLO CHE SONO E QUELLO CHE VORREI ESSERE.

Un Cuore nel Sole

L'effetto che fa.

Son sicura di quello che penso
e potrei tenerlo nascosto in me e non dovermene preoccupare,
potrei condividerlo e confrontarmi con gli altri,
potrei addirittura spingermi a rivalutare le mie convinzioni,
potrei provare ad aprirmi agli altri e vedere l'effetto che fa.


Un Cuore nel Sole

Mansfield Park di Jane Austen

"CLASSICO"
anno: 1814

Questo non sarà fra i romanzi della Austen il più famoso, ma è di sicuro uno dei più profondi e psicologici.
La Austen delinea minuziosamente il carattere dei suoi personaggi e creando continue contrapposizioni fra loro ne esalta ancora di più le caratteristiche: antepone la profondità di alcuni alla superficialità di altri, la cura e la precisione alla noncuranza.

Inevitabilmente il lettore si affeziona subito all'eroina Fanny che "salvata da una vita di stenti", viene trattata come una cenerentola dalle zie e dalle cugine. Solo con il tempo conquisterà il ruolo che merita e il lieto fine arriverà con un bel colpo di scena, quando ormai il lettore sarà rassegnato al destino scelto per lei da altri.

giovedì 22 gennaio 2015

UN REGALO PER IL LEONCINO TOBIA


Nasceva un nuovo giorno nella savana e se per altri poteva essere un giorno qualunque per il Leone Francis non lo era di certo; durante la notte era nato il suo erede e la felicità riempiva tutto il suo cuore.
Il Leone Francis, così forte e vigoroso, si era sciolto nel momento in cui lo avevano portato a vedere il suo piccolo Tobia. L'orgoglio di un padre è pari allo scintillio degli occhi del suo piccolo cucciolo, e gli occhi di Tobia erano una fonte di forza e speranza per il suo giovane padre.
Quando il Leone Francis annunciò la nascita del suo primogenito tutti gli animali della savana erano felicissimi per il loro Re e il gorilla Dedda portò un grande casco di banane e con un colpo poderoso spaccò in due un grosso cocco che passò per tutte le zampe per un bene augurante brindisi in onore del principe Tobia.
Appena il Leone Francis se ne andò si riunirono tutti per decidere un regalo da fare al piccolo.

lunedì 5 gennaio 2015

Tommy il cagnolino girotondo

Tommy era il mio cane, un dolcissimo meticcio tutto bianco, bianco come la neve. In tutto quel bianco spiccavano solo due occhioni neri, vispi e dolci, il nasone nero e le zampe rosa.
Era un cagnolino intelligente e molto affezionato a noi padroni e ricambiava il nostro affetto con mille coccole e scodinzolii.
Ecco approposito di scodinzolii..non posso non parlare di Tommy senza raccontarvi della sua coda, perché era la parte più interessante.
Bastava toccargli la coda e Tommy iniziava a girare in tondo, rincorrendola e cercando di acchiapparla.
Era così divertente e sembrava una cosa davvero originale, nessuno sapeva perché lo facesse.
Era assurdo e allo stesso tempo molto tenero. Chissà cosa credeva. Io immaginavo che da piccolo la mamma o qualche suo fratellino gli tirassero la codina e gli fosse rimasto questo strano ma dolce ricordo nella mente.
Oppure poteva essere un modo simpatico per farsi notare, avvertiva l'allegria intorno a sé quando lo faceva e questo lo aveva convinto che fosse una cosa bella.

domenica 4 gennaio 2015

Cuore di poeta


É sensibile questo mio cuore di poeta,
sensibile alla bellezza che m'incanta,
sensibile alla voce che m'emoziona,
sensibile a quell'immagine che m'allieta.
Son sensibile alla vita
perché di vita mi inebrio,
mi c'immergo senza timori e coinvolgo chi mi sta intorno.
Perché la vita è questa ed è bella.


Un Cuore nel Sole

La farfalla Morfeo.

Quando dormo mi raggomitolo per trattenere il calore e le mie ali sembrano nerissime, come ombre, come la notte. Ma un lampo blu raggiunge i tuoi occhi quando spiego le mie ali, morbide come velluto ma forti per contrastare il vento.
Sono piccola e il mio corpo è più piccolo di una noce ma racchiude un cuore dolce e appassionato, io sono una farfalla. Il mio nome è Morfeo perché il mio colore richiama la notte e le sue meravigliose sfumature.
Sono una creatura crepuscolare per questo non ci siamo mai incontrate. Quando io mi sveglio tu sei nel tuo lettino e sei cullata dalle dolci voci di mamma e papà. Quando le tue ciglia si chiudono le mie ali si aprono e così ogni sera la tua ninna nanna è la mia sveglia.
Stanotte però ho un appuntamento importante, sarà la festa delle farfalle, così mentre tu dormirai io incontrerò le più belle farfalle del mondo. Vuoi venire con me?

Comprami di Valeria Campana

editore: Fernandel
anno: 2012

Romanzo pungente che ci racconta la mania di Iris dell'acquisto di abiti, accessori e oggetti per appagare la propria auto stima. Sapere di essere giovane e bella e volerlo affermare attraverso un tenore di vita al di sopra delle proprie possibilità accumulando oggetti e debiti.
Finché non arriva la fatidica e rivelatrice telefonata della banca che la riporta alla realtà della propria condizione all'insormontabile problema del risparmio.
Per lei, bella e appariscente, la via più breve e redditizia sembra essere quella del mondo delle accompagnatrici e così con molta naturalezza e pochi scrupoli l'affitto del proprio corpo diventa la merce di scambio per la ricerca di una felicità che solo il possedere belle cose può darle.
L'incontro con l'uomo dei suoi sogni, ricco e generoso e un appuntamento al quale non può proprio mancare. Ma eccola di nuovo prigioniera del meraviglioso mondo delle apparenze.
Mi sono spesso chiesta come si possa arrivare a svalutare il proprio corpo al punto da venderlo per un cellulare o una borsa di marca. Questo romanzo con disincanto ha saputo spiegarmelo in modo molto semplice e schietto. 

Complimenti Valeria per due motivi: l'argomento sconvolgente che hai scelto di trattare e il modo con il quale cali il lettore nella mente di Iris, nessun moralismo, solo scelte.

Un Cuore nel Sole