venerdì 29 maggio 2015

Una corsa su una macchina da rally

Lo devo ammettere: è stata un'esperienza emozionante!

Ho avuto l'occasione di correre su una macchina da rally come passeggero con un pilota professionista.

Vorrei descrivervi quel misto di paura e di incondizionata fiducia vissuta all'interno dell'abitacolo dell'auto mentre questa sfrecciava sul circuito e sollevava fumi di polvere e di pneumatici arroventati.

Mi accoglie il pilota con un bel sorriso. E' di lui che mi devo fidare, volente o nolente. E' concentrato a controllare che tutto sia a posto, mi sembra una buona cosa, professionale. Mi aiutano a infilare il casco e già mi sento protetta. Certo la vita d'ufficio è molto lontana da questo brivido che corre lungo la schiena, che gela le mani e le fa sudare perché da quando accenderà il motore la mia vita non sarà più mia, sarà nelle mani del pilota, nelle sue capacità e nella sua sfrontatezza.

martedì 26 maggio 2015

Viola dagli occhi blu

Viola è piccola e ha due bellissimi occhi blu. E' una bimba minuta e le sue manine mi stanno in un palmo, ma la luce dei suoi occhi, invece, non riesco a contenerla tutta e riflette su ogni cosa e la colora; vicino a lei sembra di stare ad un passo dalle nuvole.
Forse è per questo che successe ciò che vi sto per raccontare...

Un giorno il sole stava passeggiando per il cielo e decise di fermarsi a riposare un poco. Un piccolo uccellino passandogli accanto attirò la sua attenzione dicendogli: "Ciao Sole, lo sai che proprio quaggiù vive una bimba con gli occhi dello stesso colore del cielo?"
Il sole rimase stupito da quell'affermazione e decise di affacciarsi a curiosare, ma siccome era davvero troppo lontano non riusciva a vedere quanto l'uccellino gli diceva.
Il Sole era molto paziente e decise di aspettare il tramonto, così sarebbe stato più vicino alla terra e di certo sarebbe riuscito a vederla.
Le ore passavano, il caldo sfumava e la terra si faceva sempre più vicina quando, finalmente, il Sole la intravide. Era seduta su una coperta in mezzo all'erba con le sue gambette grassocce e cercava di alzarsi e muovere i primi passi ma come sembrava che trovasse l'equilibrio, ecco che capitombolava all'indietro.

sabato 23 maggio 2015

La Casa di Ugo

Sono anni che cerchiamo una casa: una villetta con un po' di giardino perché ora viviamo in un appartamento, comodo, grande, vicino al lavoro ma la voglia di indipendenza si fa comunque sentire.

Così ogni volta che spunta qualche annuncio interessante io e mio marito andiamo in visita.
E' proprio in una di queste uscite che incontrai Ugo.

L'agente immobiliare ci aspettava già davanti alla casa, gongolava  perché stavolta la casa era davvero bella. Ampia, con un bellissimo giardino sul davanti un garage nel retro, raggiungibile dal fianco della casa. Viva e rigogliosa, come piace a me.

Entrammo in casa e la vecchiaia mi assalì. Un lungo, ampio e tetro corridoio spezzava in due la casa tuffandosi nel bagno. A destra due camere, a sinistra cucina e salotto.

venerdì 1 maggio 2015

Il ricordo in un violino

violinoQuando sei morto ero piccolissima e non ho ricordi di te. 
Non so quando inizino i primi ricordi di un uomo, ma so che purtroppo di te nei miei ricordi non c'è traccia.

Tu per me sei poche foto e un violino.

Mamma mi racconta che la tua grande passione era la musica e suonavi il violino. Dice che suonavi per me la ninna nanna ed eri così felice della tua piccola nipotina.
Ho i racconti della nonna che parlava di te con amore. Nelle sue narrazioni ci sono sfumature di fatica e sacrifici, il lavoro e l'amore per la tua famiglia.

La casa in cui ho vissuto da ragazza l'hai costruita tu, con impegno, amore e fatica e in ogni stanza si respira di te. La nonna non ha mai voluto ristrutturarla, voleva tenere tutto così come tu avevi progettato.