giovedì 30 aprile 2015

Pazienza è amore.

Diciamo che "Portare pazienza" non è mai stata una delle mie qualità, anzi, mi arrabbiavo facilmente e mi arrabbiavo per nulla. Spesso mio marito mi sgridava perché esageravo e fraintendevo le sue parole: prevenuta, malfidente!
E adesso ditemi cosa c'è di peggio che una donna alla quale non si può parlare, se non correndo il rischio di litigarci?

Tutto e subito, e se una cosa non la ottenevo nell'immediato, mi facevo passare la voglia, e se non passava era il miglior modo per essere perennemente insoddisfatta.

E' arrivato un piccolo a insegnarmi la pazienza, l'attesa, la speranza e il senso del tempo.

La scuola più dolce sono stati quei nove mesi, che poi sono quasi otto, se vogliamo dal momento in cui lo scopri a quando lo tieni fra le braccia. Nove mesi di sogni, di visite e controlli con nel cuore sempre e solo il benessere di quell'esserino piccolo e minuscolo che ancora grande come un fagiolo, già ti ha cambiato la vita, e soprattutto la testa.
Gli ultimi giorni di attesa sono sicuramente i più impegnativi. Quelle ore passano lente, più ti affanni per riempirle e più loro sembrano lunghe.
E poi eccolo li, tralasciando tutto il resto, lui diventa IL TUO MONDO.

Corri mamma per stare dietro al tuo piccolino, alla casa, al lavoro che non vuoi abbandonare, alla vita che va svelta e ti chiede di essere pluripresente!
Si parte a riorganizzare e si mette al centro LUI.

Perché la calamita per il tuo cuore è lui, sono quegli occhietti miopi che cercano il tuo calore e sai che la priorità andrà sempre a questa nuova vita che chiama presenza. Non per senso di responsabilità ma per amore, quell'amore che ti invade ogni volta che sai che tu per lui sei VITA.

Come un vortice passano gli anni e ti arrabatti fra lavoro, casa e scuola. Dispensando sorrisi e consolazioni, sgridate e sculacciate, panini con la nutella e caraffe di succhi di frutta.
Alterni i tacchi alti del mattino in ufficio alle scarpe da ginnastica del pomeriggio al parco. Camaleontica, Istrionica, Seria e Giocosa. E ti senti FIERA, e ti senti DONNA.

Un giorno, torno dal lavoro stanca e passo a prenderlo a scuola, penso solo a rientrare a casa in fretta per togliermi i vestiti e riposarmi!!
Apro la porta della saletta e lui è seduto ad un tavolino con altri compagni. Sta colorando.
"Mamma, non guardare!", mi dice. "Se vuoi, chiacchiera un pò con la Loredana che dopo vedi..." 
E' davvero impegnato. Scambio uno sguardo con la sua insegnante e mi rassegno ad aspettarlo.
Dopo pochi minuti arriva e mi porta un biglietto fatto da lui: 
UN GRANDE CUORE BLU, un nostro ritratto e la dedica: La mia mamma é una mamma fantastica e pure bella!

La pazienza mi ha portata a questo. Grazie pazienza. ;-)
Pazienza è amore.

Un Cuore nel Sole

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