editore: Terre di mezzo
anno: 2012
"Non chiedetevi che lavoro avete voglia di fare. Chiedetevi per cosa lavora l'organizzazione al cui successo volete contribuire".
Invitata da un amico alla lettura di questo libro mi trovo catapultata con la mia coscienza ambientalista a pezzi, a lottare contro magnati dell'economia senza scrupoli, ministri corrotti e dirigenti statali compiacenti.
Elia è un convinto ambientalista, impiegato in un'associazione che lotta contro lo spreco e gli abusi edilizi; un lavoro che gli da molte soddisfazioni ma gli basta giusto per campare.
Elia ci mette pochissimo a farmi entrare nel suo quotidiano dove ogni azione e pensiero sono improntati alla convinzione ecologista e non sono esonerati da questo suo controllo i vicini di casa distratti nel fare la raccolta differenziata e la compagna coinvolta in passeggiate alla ricerca di luoghi appartati e incontaminati fuori Milano.
Elia ci mette pochissimo a farmi entrare nel suo quotidiano dove ogni azione e pensiero sono improntati alla convinzione ecologista e non sono esonerati da questo suo controllo i vicini di casa distratti nel fare la raccolta differenziata e la compagna coinvolta in passeggiate alla ricerca di luoghi appartati e incontaminati fuori Milano.
Proprio quando la sua compagna scopre di aspettare una bambina, si ritrova ad accettare la proposta molto allettante e un pò ambigua di una grande società impegnata nello sviluppo di un progetto per lo stoccaggio di anidride carbonica.
E' convinto che questo progetto sarà la soluzione al riscaldamento globale e impiega tutte le sue forze in questa causa. Conteporaneamente all'avanzamento dei lavori anche la sua carriera ha dei notevoli vantaggi, ma presto si rende conto di essere diventato una pedina in un sistema politico, sociale e di relazioni internazionali molto più grande di lui, che gli è ormai difficile da gestire.
Il suo idealismo è messo a dura prova e anche quando scopre che molte informazioni gli vengono taciute dalle stesse persone che l'hanno investito di tanta fiducia, sembra mettere da parte i propri dubbi e andare avanti in nome di una sicurezza economica che garantisce alla sua famiglia stabilità e benessere.
Alla messa in opera dell'impianto succede il disastro...
Leggendo questo libro mi ha colpito il meccanismo con il quale l'autore ha portato Elia al cambiamento, all'assuefarsi al sistema, al giustificare l'atteggiamento dei suoi superiori e alla fine a colpevolizzarsi in solitaria per l'accaduto.
Mi sono piaciute molto le descrizioni dei momenti di empatia con la figlia, dove Elia sente forte la responsabilità di padre. Un pò meno il rapporto con la compagna Silvia che gli diventa sempre più estranea, impegnata a godersi i privilegi che il nuovo lavoro del marito le assicura.
Questo libro dev'essere un monito e una sveglia. In questi ultimi anni si parla molto di risparmio energetico e diversi governi hanno incentivato il passaggio a un consumo più consapevole. C'è ancora tanto da fare e tocca a noi. Perchè, nonostante le difficoltà, è troppo facile pensare che non si possa fare nulla...
Un Cuore nel Sole
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