GINO
ERA UN BAMBINO MONELLO: FACEVA SEMPRE DISPERARE LA SUA MAMMA E IL SUO
PAPA' PER FARE I COMPITI E QUANDO ANDAVANO AL SUPERMERCATO E AL
RISTORANTE.
UN
GIORNO, IN RISPOSTA ALLE PREGHIERE DEI GENITORI, SI PRESENTO' A CASA
DI GINO IL FOLLETTO DELLE BUONE MANIERE.
ENTRO'
DI SORPRESA NELLA CAMERETTA DI GINO MENTRE LUI STAVA FACENDO UNA GRAN
CONFUSIONE GIOCANDO CON LA SUA PISTA DELLE MACCHININE DA CORSA.
IL
FOLLETTO DELLE BUONE MANIERE ERA PICCOLO, ALTO CIRCA DUE SPANNE, CON
UN SORRISO DA UN ORECCHIO ALL'ALTRO E DEGLI OCCHIONI VISPI VISPI.
“CIAO,
IO SONO IL FOLLETTO DELLE BUONE MANIERE!”, SALUTO' E GINO SI
SPAVENTO' PERCHE' NON LO AVEVA SENTITO ARRIVARE.
“SONO
QUI PERCHE' MI HANNO DETTO CHE C'E' UN BAMBINO UN PO' MONELLO QUI.
COS'HAI DA DIRE IN TUA DISCOLPA?”
“ALLORA
TI AIUTERO' IO A COMPORTARTI MEGLIO, VUOI? OGNI GIORNO CHE FARAI IL
BRAVO, IO TI PORTERO' UN SOLDINO SCINTILLANTE E TU POTRAI COMPRARTI
TANTE CARAMELLE E BON BON COLORATI, TI PIACE QUESTA IDEA?”, PROPOSE
IL FOLLETTO.
GINO
ACCETTO' FELICE, MA ANCORA NON SAPEVA COSA LO ASPETTAVA....
IL
GIORNO DOPO GINO SI COMPORTO' COME UN BAMBINO MODELLO: FECE IL BRAVO
A SCUOLA E TORNO' A CASA SENZA NOTE, ACCOMPAGNO' LA MAMMA AL
SUPERMERCATO E STETTE BUONO NEL CARRELLO SENZA SCAPPARE E A CENA
MANGIO' TUTTA LA SUA PAPPA SENZA BRONTOLARE COME AL SOLITO.
COME
PROMESSO IL FOLLETTO DELLE BUONE MANIERE ARRIVO' CON IL SOLDINO E
GINO SE LO INFILO' SUBITO NELLA TASCA DEI PANTALONI.
“UAUH,
DOMANI ANDRO' A COMPRARE LE CARAMELLE ALL'ORATORIO CON QUESTO
SOLDINO!”, DISSE E SI ADDORMENTO' FELICE.
IL
GIORNO DOPO LA MAMMA LO ACCOMPAGNO' ALL'ORATORIO E GINO CORSE AL
BANCONE DEL BAR, STAVA GIA' PREGUSTANDO IL SAPORE DELLE CARAMELLE
ALLA FRAGOLA CHE TANTO AMAVA QUANDO....INFILO' LA MANO NELLA TASCA
DEL PANTALONE E IL SOLDINO SALTO' FUORI.
CORREVA,
ROTOLAVA, RIMBALZAVA E BALLAVA PER TUTTO IL SALONE DEL BAR E GINO NON
RIUSCIVA A PRENDERLO.
“MAMMA
AIUTAMI, SCAPPA IL SOLDINO, AIUTAMI MAMMA!”, PIAGNUCOLAVA GINO
CORRENDO DIETRO AL SOLDINO. SCIVOLO' E SI RITROVO' A GAMBE ALL'ARIA.
LA
MAMMA CORSE IN SUO AIUTO E LO CONSOLO'. LO ACCAREZZO' E GLI DISSE: “
AMORE MIO, QUEL SOLDINO ASSOMIGLIA A TE QUANDO TI DICO DI STARE BUONO
E NON MI UBBIDISCI!”
GINO
CAPI'. ERA COSÌ CHE SI SENTIVA LA SUA MAMMA QUANDO LUI FACEVA IL
MONELLO.
IN
QUEL MOMENTO APPARVE IL FOLLETTO DELLE BUONE MANIERE CHE SORRIDENDO
ORDINO' AL SOLDINO DI TORNARE NELLE MANI DI GINO.
SECONDO
VOI GINO DOPO QUEL GIORNO COME SI COMPORTO?
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