martedì 31 maggio 2016

IL BUIO OLTRE LA SIEPE di Harper Lee

Se avete letto questo libro ai tempi della scuola forse non lo avrete apprezzato come merita, così  come dichiarano molti lettori più  maturi. E fra loro mi ci metto pure io.
Comincio col dirvi che Barak Obama  ha definito questo libro come un manifesto contro il razzismo e difatti uno dei temi centrali,  affrontati in questo libro, è  proprio questo, ma ci sono anche altri aspetti che vorrei sottolineare.
Ha un linguaggio molto semplice perché  tutta la storia è  raccontata in prima persona da Scout, una bambina di circa sette anni.
Partiamo quindi dalla trama: siamo negli anni trenta in Alabama nel sud dell'America, in un paese chiamato Maycomb che pare sia un nome inventato. Maycomb è un paese a bassissima scolarizzazione dove è  netta la suddivisione fra benestanti, poveri e negri.  Qui vivono Scout e suo fratello Jem di 10 anni, cresciuti dal padre Atticus che è  vedovo e avvocato e dalla serva nera Calpurnia.

Nella prima parte del libro Scout ci racconta la sua vita a Maycomb: la vita a scuola, le chiacchiere del paese, le scorribande con il fratello e l'amico Dill, i loro giochi fantasiosi e i loro piani per stanare Boo Radley, un uomo che non hanno mai visto che vive rinchiuso in una casa tetra e che per pregiudizio è  ritenuto da tutti molto pericoloso.
Ecco un altro tema centrale del libro. Il pregiudizio e la paura verso i diversi che si trasforma in razzismo nei confronti della gente di colore che vive ai margini della città.
Ma Scout e Jem, cresciuti da Atticus,  che è  un uomo onesto, colto e di aperte vedute, hanno imparato a non giudicare le persone dall'apparenza, e non riescono a essere d'accordo con l'opinione pubblica .
Quando un nero di nome Tom Robinson viene accusato di violenza carnale nei confronti di una donna bianca, Atticus  ne prende le difese e si troverà a subire anche lui il pregiudizio dei cittadini di Maycomb. Sarà  molto dura per lui affrontare il processo che sin dall'inizio pare abbia un esito scontato.
Scout e Jem seguiranno tutto il processo e l'innocenza di questi ragazzi si scontrerà con l'ingiustizia.
Il titolo originale del libro era "To kill the mockingbird" che sottolineava molto l'aspetto dell'ingiustizia di uccidere un'anima innocente come un uccellino, che non fa del male a nessuno. Nella traduzione in italiano, invece, il titolo è  stato radicalmente cambiato in "Il buio oltre la siepe", per dare un significato più  ampio. Per buio si intende ciò  che è  sconosciuto e separato da noi, la siepe appunto, quindi diverso e per questo giudicato come pericoloso in via arbitraria.
Devo ammettere che nonostante i temi trattati, la lettura è  stata molto piacevole. Attraverso i racconti della sua vita Scout ci inserisce nelle chiacchiere del paese, ci presenta i suoi abitanti e ci fa respirare il clima e l'ideologia dominante della classe dominante.
Questo libro ci da tanti spunti di riflessione, è  ancora molto attuale e ci permette di immedesimarci  nella storia. Ci sono tantissimi episodi nel libro che affrontano argomenti importanti come la libertà, la coscienza, mantenere la propria individualità  quando la società  ci vorrebbe diversi.
Devo dire che sono stata affascinata dalla figura di Atticus, uomo saggio e semplice. Pronto a combattere per la libertà  e ad accettare le critiche di tutti senza offendersi, giustificando e comprendendo che spesso le persone diventano ciò  che la società  gli impone senza domandarsi se sia giusto o sbagliato. Atticus ci insegna il rispetto e il perdono, anche per chi crediamo in torto, per chi a loro volta ci giudica o ci porta rancore.
Leggetelo, vi farà  molto bene. A me lo ha fatto. Ho provato molta pena e molta rabbia leggendolo ma il finale mi ha dato riscatto.

“Non è necessario sfoggiare bravura, non è signorile; e poi alla gente non piace vedersi attorno persone che ne sanno più di loro: li irrita. Non riuscirai mai a cambiare le persone limitandoti a parlare bene, bisogna che siano loro a desiderare di imparare; se non lo desiderano, non puoi far niente: non ti resta che tenere la bocca chiusa o parlare come loro.”

"C’è qualcosa nel nostro mondo che fa perdere la testa alla gente: non riescono a essere giusti neanche quando lo vogliono."

Un cuore nel sole

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