venerdì 15 gennaio 2016

FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury

anno: 1953

Pensare che questo libro è stato pubblicato nel 1953 e narra una storia futuristica completamente inventata ma a tratti così realistica...

Montag è un pompiere, ma non come ai giorni nostri, lui incendia le case dei sovversivi che custodiscono libri, banditi dalla legge. Già perché nel futuro immaginato da Bradbury i libri, i racconti, la poesia sono portatori di tristezza e insoddisfazione perché svelano all'uomo possibilità che l'uomo non deve porsi. La società deve essere istruita con video e slogan, in un mondo dove tutto corre e anche i cartelli pubblicitari si fanno enormi per permettere ai guidatori che sfrecciano sulle loro auto a gran velocità di vederli. Nelle case ci si intrattiene con pareti interattive e programmi televisivi che organizzano l'intera giornata del cittadino.


Una notte tornando dal lavoro Montag incontra una ragazza, Clarissa, figlia dei vicini, una ragazza bizzarra che ama passeggiare, guardare la gente e riflettere su tutto quello che vede. La ragazza pone una domanda che all'inizio fa sorridere Montag ma poi lo porta a pensare e a mettere in discussione i valori del suo mestiere: "E' vero che tanto tempo fa i vigili del fuoco spegnevano gli incendi invece di appiccarli?"

E allora perché Montag uccideva e bruciava chi era colto in possesso di un libro? Cosa avevano di tanto pericoloso questi libri da portare il governo a volerne la completa distruzione? 

E proprio durante l'ultimo servizio Montag cederà al fascino dei libri, alla sapienza che regalano, alle storie che narrano, ai sentimenti che trasmettono e si farà avvolgere dalla luce della conoscenza allontandosi sempre di più da questo mondo oscurato dall'ignoranza.

"Non si tratta solo della donna che è morta"..."Questa notte ho pensato a tutto il cherosene di cui mi sono servito da dieci anni a questa parte. E ho pensato ai libri. E per la prima volta mi sono accorto che dietro a ogni libro c'è un uomo. Un uomo che ha dovuto pensarli. Un uomo a cui è occorso molto tempo per scriverlo, per buttar giù tante parole sulla carta. Ed è un pensiero che non avevo mai avuto, prima di questa notte."

Un cuore nel sole 

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